sabato 21 novembre 2009

Milano, agosto 1943 (Salvatore Quasimodo)

 

Invano cerchi tra la polvere
povera mano, la città è morta.
È morta: s'è udito l'ultimo rombo
sul cuore del naviglio. E l'usignolo
è caduto dall'antenna, alta sul convento,
dove cantava prima del tramonto.
Non scavate pozzi nei cortili:
i vivi non hanno più sete.
Non toccate i morti, così rossi, così gonfi:
lasciateli nella terra delle loro case:
la città è morta, è morta.

Ascolta la versione recitata da Carlo Giordano


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