Sei tu eterna giovinezza; allegra vai e non ti fermi mai, né per parlarmi appena un poco. Non dovrò allarmarmi se di mia aborrita vecchiezza farai un rogo che i vili affanni incendierai. Mi vieni spesso in sogno evanescente, senza tormenti, dolce e 'sì suadente. Va, Corri, Vola, che guai non hai e lai. Portami ancor là dove splende il sole, là dov'è luce dà conforto ognora e chiaramente renderai quest'ora immortale. Poi del 'verno la mole tua imbiancherà di tener fresca neve. Si scioglierà quel nodo oscuro... lieve. |
giovedì 26 novembre 2009
GIOVINEZZA II
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